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La propaganda ufficiale del regime cinese ci narra di grandi investimenti infrastrutturali per lo sviluppo economico e turistico del Tibet. Purtroppo dietro questa facciata progressista si cela, praticamente ignorato dall’Occidente, il massacro di una civiltà. Nell’articolo che segue (askanews) si evidenziano una volta tanto la barbarie e la violenza scagliata contro gli insediamenti tibetani.
La Cina “distrugge il grande centro di studi buddisti” in Tibet
In un video di Free Tibet le macerie a Larung Gar
Askanews, 22.07.2016 – Una spianata di macerie e di edifici di legno rasi al suolo. Ecco come appare, in un video diffuso da Free Tibet su YouTube, una parte del più grande centro di studi buddisti del Tibet, il Larung Gar. Un insediamento a 3.700 metri d’altezza tra le montagne, nella Contea di Sertar, nell’Est del Paese.
Secondo gli attivisti, la Cina avrebbe cominciato a demolire gli edifici pochi giorni fa, facendo sgomberare diverse persone che ci abitavano. Un mese fa le autorità locali hanno deciso di dimezzarne la popolazione, portandola a 5.000 persone.
L’accademia e il monastero sono stati fondati nel 1980. Nonostante la posizione remota, nel tempo sono cresciuti fino a diventare uno dei più grandi e influenti centri per lo studio del Buddismo tibetano nel mondo. Un luogo che ha richiamato migliaia di monaci e suore.
Fonte: http://www.askanews.it/esteri/la-cina-distrugge-il-grande-centro-di-studi-buddisti-in-tibet_711864972.htm
Cinquemila sfollati: http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/16_luglio_25/cina-demolizione-piu-grande-centro-buddista-tibet-88c89814-5272-11e6-9335-9746f12b2562.shtml
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