“Un percorso già intrapreso, attraverso alcune sperimentazioni, dalla Giunta regionale e al quale abbiamo deciso di dare un impulso senza precedenti, per sfidare fino in fondo questa nuova frontiera”, ha proseguito Epis.

”Con l’implementazione di questa tecnologia – continua il consigliere bresciano – il consumatore potrà conoscere la provenienza del prodotto, a partire dalla produzione della materia prima, passando per tutte le fasi di lavorazione, fino allo scaffale del negozio”.

“Stiamo parlando di una sorta di portale – precisa ancora Epis – dove avviene la totale condivisione dei dati sui beni e sui servizi, il che consente non tanto il superamento, quanto piuttosto l’affiancamento dei tradizionali sistemi di etichettatura e di denominazione di origine come i DOP e i DOCG”.

“Questa opportunità – conclude Epis – risulta di particolare rilievo per poter aprire nuove porte, sui mercati internazionali, per le filiere dei prodotti regionali, visto che il prestigio del prodotto italiano è di per sè un’attrattiva e spesso una garanzia di qualità agli occhi del consumatore: per le produzioni “Made in Italy”, un prodotto tracciabile è di per sé un prodotto appetibile”.